parrotkit

Rispettiamo il mondo in cui viviamo

Blocchetti di sali minerali

| 0 commenti

Tutti sappiamo quanto siano importanti gli integratori minerali per gli esseri viventi per la loro funzione digestiva, purificatrice, ricostituente e, comunque, indispensabili per il corretto sviluppo di ossa e sangue.

I pappagalli selvatici trovano gli elementi di cui necessitano (es Calcio, Sodio, Potassio, Magnesio ecc) sulle rive dei fiumi o nei sedimenti argillosi e attraverso ingestione di vegetali freschi o frutta, tutto questo istintivamente e quando sentono la necessità di questi oligoelementi.

Diventa quindi importantissimo mettere a disposizione questi integratori anche per i nostri pappagalli in voliera. Usare prodotti che si possono sciogliere in acqua è molto pericoloso: i pappagalli devono per forza bere sostanze che, magari, in quel momento non servono e quindi vanno a sovra caricare i reni o provocare intossicazioni; inoltre alcune sostanze (es vit E) si ossidano con la luce solare e si perde l’efficacia della somministrazione. La cosa più semplice, e indicata, è di fornirli attraverso dei blocchetti minerali che saranno mangiati solo al bisogno. I blocchetti si possono acquistare nei vari negozi specializzati, oppure possiamo provare a realizzarli in modo abbastanza semplice ed usando ingredienti di qualità, facilmente reperibili (vedi dettaglio) e riducendone anche il costo. Di seguito propongo la mia personale ricetta.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è blocchetti-finiti.jpg

Procuratevi: un contenitore capiente, una caraffa graduata, un frullino, un cucchiaio, degli stampini (anche bicchierini in plastica), filo di acciaio inox diametro 0,5-0,8.

Vi serviranno: argilla verde (per uso interno), gritt marino, farina fossile, Zeolite, Sali minerali in mix, gusci di uova, carbonato di calcio, alghe marine (Kelp), microrganismi effettivi, gesso puro (scagliola).

Si può aggiungere, o togliere, qualche ingrediente, ma per render il composto giusto come durezza, le quantità devono essere bilanciate: una granulosità differente lo renderà troppo friabile o troppo duro.

Gli ingredienti hanno, rispettivamente, funzione:

Argilla verde: Per uso interno, ha una funzione disintossicante, assorbente, agisce come antiveleno, si presenta come una finissima polvere verde. Si trova in farmacia o erboristeria.

Gritt marino, con gusci di ostriche: funge da frantumatore degli alimenti ingeriti nel ventriglio. La sua azione meccanica aiuta a il processo digestivo e apporta sostanze utili all’organismo. Si reperisce in negozi di ornitologia.

Farina fossile, da alghe marine fossili (diatomee): efficace antifungino, scioglie i grassi in eccesso, ha un’azione di pulitura da parassiti intestinali. Grazie alla sua struttura a lamelle microscopiche, si insinua tra gli anelli degli ascaridi eliminandoli in modo naturale. Ha un’azione assorbente e neutralizza virus e batteri, oltre, appunto, a diversi parassiti intestinali. Fornisce un grande apporto di calcio assimilabile, migliora e regola la pressione sanguinea. Si presenta sotto forma di una leggera farina simile al talco, di colore bianco o rossastro. Si trova presso negozi specializzati in alimenti biologici, o simili.

Sali minerali, miscela di Sali usata per uccelli: integratore minerale utilissimo per la struttura ossea dei nidiacei, depurativi per l’organismo in genere. Si trova in negozi di ornitologia.

Alghe marine Kelp: apporta lo iodio, indispensabile per gli uccelli. Spesso i problemi legati al piumaggio sono dovuti alla carenza di questo elemento, essenziale per la regolazione dell’attività della ghiandola tiroidea. Considerato un cibo essenziale per le popolazioni asiatiche, aiuta l’assimilazione del gruppo vitaminico B, quindi depurative, oltre a diverse altre vitamine. Si trovano in farmacia o erboristeria in forma di pastiglie o di farina.

Gusci d’ uovo: invece di buttarli, si possono riutilizzare come integratore in quanto calcio puro. Lavarli, asciugarli al sole e passarli al microonde per 2 minuti prima dell’utilizzo.

Carbonato di calcio: usato in avicoltura per le galline ovaiole, assieme ai gusci serve come fonte di calcio nelle fasi di deposizione e non solo.

Zeolite: di origine vulcanica, in grado di depurare ed assorbire sostanze dannose e i radicali liberi, rafforza il sistema immunitario ed apporta all’ organismo sostanze molto utili.

Microrganismi effettivi: (EM uso interno), composti prevalentemente da lactobacilli, lieviti e batteri, immersi in soluzione acidula con 3,5 di PH, sono in grado di sanificare e rendere vitale il ciclo vegetativo e gli organismi viventi, sono in grado di eliminare cattivi odori e putrefazione, ristabiliscono equilibrio intestinale.

Gesso: deve essere puro gesso, senza additivi ritardanti o leganti di altre sostanze chimiche. Si trova in negozi di edilizia, o simili, sotto la denominazione scagliola, ma bisogna sempre leggere bene i componenti presenti.

QUANTITA’ PER CIRCA 25 BLOCCHETTI: 1 cucchiaio di farina fossile, 2 cucchiai di argilla verde, 2 di Sali minerali, 4 di gritt marino, 10 pastiglie di alghe marine (preventivamente ridotte in polvere) o un cucchiaio colmo di farina pronta , 4 cucchiai di gusci d’uovo , 3 cucchiai di carbonato di calcio , 1 cucchiaio di zeolite in granuli , 100 ml di EM per uso interno , 1 kg di scagliola pura.

Si può aggiungere, o togliere, qualche ingrediente, ma per render il composto giusto come durezza, le quantità devono essere bilanciate: una granulosità differente lo renderà troppo friabile o troppo duro.

Gli ingredienti hanno, rispettivamente, funzione:

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è blocchetti-polvere.jpg

Preparazione.

Unire gli ingredienti uno per volta dentro una terrina e mescolare bene, a secco, in modo da amalgamare il più possibile i componenti al gesso. Servendosi di un frullino, o di un trapano, mescolare bene dopo aver aggiunto l’acqua. La percentuale può variare leggermente, ma di solito uso 900 mL per le dosi suggerite. Il composto deve risultare leggermente fluido ed il frullino serve a sciogliere completamente i grumi che possono formarsi.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è blocchetti-filo.jpg

Precedentemente avremmo preparato i ganci che serviranno ad appendere i blocchetti, con del filo di acciaio inox che può variare da 0,5 a 0,8 decimi di mm., pulirlo bene da eventuali tracce di olio, la forma come nella foto, la trovo molto pratica e sicura per appenderlo a qualsiasi maglia di rete o barre di filo. Non usate altro acciaio se non inox per evitare la ruggine. Evitate anche il filo plasticato o verniciato perchè i pappagalli potrebbero rosicchiarlo, può andare bene per canarini o simili. Questi gancetti poi si potranno riutilizzare in seguito nella prossima preparazione.

Di solito il composto serve a riempire circa 20-30 stampini, che possono essere anche dei bicchieri, di misura, forma e dimensione adatta alle specie che alleviamo.

Una volta riempiti gli stampini, bisogna attendere qualche minuto che inizi la presa, quindi infilare il gancio in acciaio ed aspettare che la massa sia solidificata. Dopo 24 ore si potrà procede a rimuovere i blocchetti dallo stampo.

Consiglio di rompere il bicchiere per evitare di frantumare il blocco; evitate di tirare il gancetto perché ci vogliono circa 3-5 giorni prima che sia tutto solidificato bene, ed altrettanto tempo vanno posti ad asciugare in ambiente asciutto e caldo. Infine, sarà passata almeno una settimana, possiamo mettere a disposizione il nostro blocco minerale. Se usati prima che sia sparita ogni traccia di acqua presente, in poco tempo troveremo il gancio pulito e la massa frantumata e sparsa sul fondo! I pappagalli, infatti, se trovano facile sgretolarlo, si divertono un sacco a disperderlo in poco tempo.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è blocchetto-mangiato.jpg

Per la mia esperienza, ho notato che i Parrocchetti australiani, in particolare Rosella, Calopsitte, Multicolor, Dissimilis ecc… ne sono molto attratti e ne consumino regolarmente mentre altre specie, come i Pyrrhura, ne consumano a periodi alterni. Questo fatto è un’evidenza della teoria per cui alcune specie necessitano più di altre la presenza di questi alimenti dentro la dieta per mantenerli in perfetta salute (senza usare prodotti di sintesi).

Testo e foto Attilio Casagrande

Lascia un commento

I campi obbligatori sono contrassegnati con *.


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.